Mai e poi mai gli sarebbe balenato in mente di andare alla messa domenicale o a fare una passeggiata in centro con i fedelissimi compagni di lavoro.
Un giorno, però, la fatina delle cause superflue chiamata Moda decise che la schiavitù degli stivali in gomma doveva cessare e che avrebbe regalato a quest'indumento una nuova dignità, facendone un capo alla moda originale e splendente (o traslucido), giacchè è risaputo che se si usa, ad esempio, la carta igienica solo per pulirsi il culo poi alla fine risulta banale..
La nostra fatina si mise subito in marcia per trasmettere ai suoi folletti della moda un messaggio di libertà e giustizia e commissionare loro un restyling del vecchio, triste e bistrattato stivale verde oliva.
Burberry scelse di utilizzarre il buon vecchio motivo a quadratoni che già faceva schifo sulle sciarpe, ma rappresenta da decenni il marchio del benestante che non vuole più di tanto fare il gradasso con il suo stile, e anche e soprattutto dello studente d'economia (sotto).
Poi fu il turno di Hunter, che decise di omaggiare gli stivali gommosi della Terra d'Albione emanando alla maniera del peto femminile, silenzioso ma fetente, un prodottino che probabilmente creerebbe delle perplessità persino alle Spice Girls, ben abituate al clima cangiante britannico e campionesse di stile dall'alba dei tempi.
Il folletto Tommy Hilfiger invece, ben consapevole del fatto che il clima scozzese è ancora più significativo di quello inglese ed estrememente orgoglioso delle origini scozzesi degli scozzesi, decise di riportare sulla sua creazione la colorazione del tartan del clan McGregor, che in un kilt in lana è accettabile per tradizione, ma su uno stivale in gomma può provocare emicranie, depressione e sfiducia nell'umanità.
Infine il quarto folletto, il più arrogante di tutti, conosciuto dai più come Killah, e dagli altri come "per l'amor di Dio", optò per un oggetto invadentemente sobrio che dalla distanza di 136 km potrebbe sembrare pelle sintetica di pantera maculata dei peggiori bar di Caracas.
Purtroppo però, si sa che una rondine non fa primavera, per cui la buona fatina, per promuovere in mondovisione la ribalta dello stivale, riuscì a convincere la rappresentanza olimpica ceca a presentarsi alla manifestazione con la calzatura più stilosa del lotto: stivale tinta unita blu-fluo, per veri intenditori e bimbi delle elementari nei giorni di pioggia.
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