domenica 14 ottobre 2012

COLBACCO

Союз нерушимый республик свободных
Сплотила навеки Великая Русь.
Да здравствует созданный волей народов
Единый, могучий Советский Союз!
Cavolo è sta roba????......vi do un aiutino....è quello che penso quando vedo un colbacco spacciarsi per copricapo trendy in città dal clima mediterraneo; forse sono io ad avere una mente un pò limitata, o forse semplicemente non comprendo fino in fondo la pacchianeria di indossare un colbacco quando fuori ci sono 4 gradi.

Altro indizio sul testo?
Vi ricorda niente?....ok, finita la digressione storica, cominciamo a discutere della stilosità del colbacco la sera in centro.

Un capo di alta moda senza dubbio, basta levare una stella, cambiare colore, è un utilissimo capo d'abbigliamento nato per proteggere dal freddo becero della Tundra russa, diventa un supertrendy copricapo da aperitivo.
D'accordo..non è un reato avere caldo alla testa, ma i colbacchi del giorno d'oggi mi fanno pensare drammaticamente all'accessorio ultra per le spocchiose signore impellicciate dei film di Natale.
In realtà non è che odi i colbacchi, anzi, mi sono abbastanza indifferenti, nonostante non capisca il senso di portare uno scoiattolo morto in testa al di fuori di alcuni contesti pratici come le vacanze invernali in luoghi dal clima "benevolo" come Aspen, Gstaad o Irkutsk.
Farlo poi passare per qualcosa di assurdamente bello come nelle immagini sopra e a fianco, nel suo essere irritantemente bianco luminoso come quei simpatici cuccioli di foca che tanto piacciono agli animalisti mi lascia moderatamente perplesso.
La versione maschile poi è una mistica congiunzione tra un berretto da aviatore con innesti in pecora e un marsupio che nonostante rappresenti la benedizione delle orecchie, è spaventoso come poche altre cose nella vita.
Credo loderò sempre il buon vecchio e caro cappello di lana che tanto bene mi ha voluto nell'arco degli anni proteggendo i miei pensieri dalla cattiveria dell'inverno.

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