martedì 9 ottobre 2012

IL CANE ACCESSORIO

Come corollario ai vestitini per cani ci tenevo ad approfondire l'argomento Cane accessorio, raccontandovi una storia su colei che mediaticamente, dopo Gargamella, è il personaggio cattivo per eccellenza.
Dal 2002 o 2003 (non ricordo e non ho voglia di cercare, perché poi mi imbatterei sicuramente in un porno amatoriale di qualche tipo...) in cui ha fatto la sua comparsa, quella squilibrata di Paris Hilton, ha messo in giro più mode di Miuccia Prada e ad occhio e croce, nessuna di queste si è rivelata qualcosa di positivo per il sociale.
Potremo iniziare dallo sbucare dal nulla e diventare più presente nelle nostre vite della madre che ci ha portato in grembo, ma la nostra ereditiera può vantare nel suo carnet anche comparse in film in cui non centrava nulla, prestazioni da cantante in playback, poi sono diventate una moda tra i personaggi non ben localizzati nel mondo dello spettacolo, film porno amatoriali che sono state d' ispirazione per tonnellate di starlette, ereditiere, ex playmate cadute nel dimenticatoio, attori vari, ecc...., senza contare il fatto di essere entrata nel mondo della moda, l'aver scritto un libro, e l'essere stata in carcere per guida in stato d'ebbrezza.
Bisogna dar atto alla povera Paris che tanti han dimostrato che il successo sovente da alla testa, e quanto la testa in questione è piena della necessità di vedere scritto il proprio nome ovunque per qualche motivo, va a finire che poi nascono mostri collaterali in stile Venom, come quello che lei ha reso supercelebre: IL CANE ACCESSORIO appunto.
Tinkerbell (campanellino), questo il nome della Chihuahua capostipite della moda del cane da borsa, è diventata più famosa dei vari fidanzati di Paris; e c'è riuscita senza far niente se non far capolino di tanto in tanto da una, suppongo, non così comoda borsetta griffata (Paris ha anche un altro cane, credo uno Yorkshire Terrier, ma quello forse lo tiene negli stivali).



Per il primo principio dell'emulazione e per la necessità della gente media
di darsi un tono in un modo o nell'altro, da quel giorno, i chihuahua sono passati dalla classe "topo anomalo" alla classe "cane da compagnia" e dalla classe "da compagnia" alla classe "accessorio stiloso" in un doppio salto che per rapidità non ha precedenti nella storia mondiale.
I caporioni della moda ci si sono buttati a pesce come i batteri su una ferita putrida e hanno creato addirittura degli oggettini ad hoc, come se maltrattare gli animali con classe sia un buon tipo di format per indicare di essere dei benestanti.

L'evoluzione della moda, ovvero il famigerato livello 2 è stato eliminare la borsetta per portare direttamente il cane a mo' di pochette; ma voglio evitare discussioni spinose su dove siano finiti i vari rossetti e trucchi e burri di cacao che le donne hanno sempre in borsa.

I vantaggi di tenere il cane in mano però sono la considerevole attività fisica esercitata dal portatore, che risparmia tra l'altro noiosissime ore in palestra, il fatto che al cane piace tantissimo perchè non si consuma le zampette come la natura ha crudelmente voluto accadesse ai canidi e in più gli amici di un certo livello non debbono neppure chinarsi per ammirare compiaciuti la beltà della creatura.


Tralasciando per il momento l'aspetto del cane di Alessandra Ambrosio, che presumibilmente riprenderemo più avanti volevo parlare brevemente anche di una supergenialata di cui ero completamente all'oscuro: La Borsa Culla per cane.Il cane di sinistra ad occhio e croce, dalla mia conoscenza dello sguardo canino sta pensando qualcosa di simile a "chissà come farò a venire bene in fotografia appeso come un salame a sta cretina..", mentre quello a destra deve chiaramente orinare.
Lode dunque al creatore di questa bufalesca minchiata che dimostra una volta di più che in questo mondo basta avere un idea;e se è un idea del cazzo va bene lo stesso..
Proseguendo con l'odierna distribuzione di lodi vorrei introdurre il genio del Dog luggage: questa ragazza asiatica che volendo strafare ha deciso di passare alla storia decidendo di ignorare la comodità di usare come accessorio un cane di piccola taglia preferendogli un cane effettivamente delle sembianze di cane.




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