1.MAROUANE FELLAINI
Su colui che ha ispirato la seconda parte si potrebbe scrivere un libro, un'opera magna da un migliaio di pagine illustrate.
Il giocatore belga di origini marocchine grazie alla zazzera è diventato in breve tempo uno dei calciatori più amati del pianeta.
Seminatore di stile prima in quel di Liverpool e recentemente nella più elitaria Manchester, sponda United, è riuscito pure a realizzare uno dei sogni di tutti noi maniaci della fama, ovvero diventare un biscotto giapponese.
Un giorno poi, forse interdetto dalle critiche che piovevano dai dozzinali "media" d'oltremanica ha deciso di cambiare acconciatura, dimostrando in un attimo che i giornalisti non perdono mai occasione per stare zitti.
Calcisticamente è curioso che sia un ottimo colpitore di testa: di solito lanciando il pallone su un cuscino molto soffice non rimbalza: sono i misteri della fisica..
Per concludere una chicca per dimostrare cosa succede a una zazzera da chilo quando la si colora: IDOLO.
2.AXEL WITSEL
Per continuare la rassegna delle zazzere, passiamo al giovane Axel Witsel, compagno di nazionale del più celebrato di cui sopra che, con due anni di capelli in meno, ci regala allo stesso modo grandi emozioni.
Uno degli astri nascenti del calcio europeo, dopo aver trascorso un anno al Benfica, dove però i tifosi ancora avevano memoria di Abel Xavier e dei suoi capelli, si è trasferito in Russia dove sperava di costruirsi con le sue forze una fama stilosa.
Uno dei momenti più belli che ci ha regalato è rappresentato in questa fotografia.
3.JOE COLE
Dopo aver preso in considerazione due delle capigliature più importanti del periodo, cambiamo genere passando a Joe Cole, attualmente centrocampista del West Ham United che, in occasione di non so cosa, ha scelto di esibire questa evidenziata rossa di dubbio gusto...
4.MAMADOU SAKHO
In questo caso le motivazioni stilistiche del neo acquisto del Liverpool sono molto più che evidenti:
Capitano del Paris Saint Germain degli sceicchi sceglie di sfoggiare qualcosa che è più del semplice attaccamento alla maglia, salvo poi essere venduto dai francesi ai Reds, forse perchè schiavo di un contratto troppo poco oneroso; vai Mamadou: il prossimo anno ti vogliamo con il Liver Bird e il testo di "You'll Never Walk Alone".
5.TIMO KUNERT
Stereotipo del mangiatore di crauti più amato della Westfalia sono sicuro fosse temuto dai padri tedeschi tanto quanto il nostro Casanova.
Negli anni del professionismo ha sguinzagliato capigliature da rendere banale anche quella del miglior turista minorenne teutonico.
Un vero trivellatore di veline che purtroppo però, oltre ad essere nato nel paese dove le veline non ci sono, non possedeva neanche doti sufficenti per essere comprato dall'Inter dei tempi d'oro.
Ora tristemente finito all'Osnabruck, di lui si sono perse le tracce, almeno nel panorama europeo, ma le speranze si sa, sono l'ultima cosa a morire: Transfermarkt mostra contratto in scadenza nel 2014.
Timo, sta vicino al telefono che Galliani potrebbe già essere in agguato.
6.BACARY SAGNA
Precursore della capigliatura a "Udon senza Gamberi", Bacary Sagna è ad oggi leader indiscusso e unico rappresentante di rilievo di questa moda e, dato che non mi ricordo la sua faccia con nessun'altra capigliatura, aggiungerei che molto probabilmente ne va pure orgoglioso.
A tutte le mamme, desintonizzate i canali che trasmettono la Premier League o i vostri figli portebbero presentarsi a voi con idee malsane sulla testa.
7.KEVIN PRINCE BOATENG
Personalmente non avevo nulla da ridire sulla cresta di Boateng, purtroppo però, un bel giorno, il buon Silvio Berlusconi con un'uscita delle sue convinse Kevin Prince a smettere di perdere tempo a sistemare i capelli con il gel e pensare a giocare a pallone, ovviamente con risultati discutibili.
A Melissa Satta pare la cosa non abbia dato fastidio, quindi mi limito a ricordare uno dei momenti d'oro che forse ha portato alla decisione presidenziale di vendere il giocatore ai tedeschi, guarda caso gli stessi che avevano tesserato il biondissimo Timo Kunert.
8.PAUL POGBA
Ed eccoci a uno dei più cristallini talenti apparsi di recente nel panorama calcistico italiano, il Francese Paul "il Polpo" Pogba.
Il suo approdo in Italia non è stato dei più fortunati, avendo dovuto subire l'attaccamento di uno dei soprannomi più idioti che si ricordino a memoria umana e avendo trovato un parrucchiere che dovrebbe essere chiuso in gabbia insieme al mostro di Firenze.
La tinta ci può anche stare, ma qui parliamo di un altra cosa..
9. BENOIT ASSOU-EKOTTO
Benoit Assou Ekotto è il "Gotha" delle acconciature: il web è invaso letteralmente delle sue opere d'arte vagamente dadaiste che ne fanno l'idolo d'oltremanica.
Se su Fellaini si poteva scrivere un libro, con Benoit ci vuole almeno un'enciclopedia.
Vedendolo viene naturale porsi delle domande, ad esempio come faccia a correre con una foresta del genere che facendo un breve calcolo dovrebbe porre il baricentro del giocatore più o meno all'altezza dello sterno.
D'altrocanto è anche vero che la versione a capello corto non era certo una delle cose più belle da vedere.
Dopo aver preso in considerazione il lato fisico e il lato morale, analizziamo il lato stilistico del capello raccolto....
E del riposizionamento baricentrico 2.0, con compressione del capello e scie aerodinamiche per seminare gli avversari sulla fascia..
La versatilità insomma è dalla parte di questo classe 1984.
In Italia purtroppo non è particolarmente conosciuto e il fatto che oggi sia finito in prestito al celeberrimo QPR non aiuta, ma non dubitiamo che potrebbe entrare nei cuori di tutte le curve d'Italia anche se giocasse in serie C1.
10.KEVIN CONSTANT
In questo caso ammetto sia un pò una forzatura, ma Kevin Constant è riuscito a fare breccia nel mio cuore malato con questo taglio di capelli tribale, che unito a un profilo non proprio aggraziato mi fa pensare a un Uruk-hai del Signore degli Anelli o a un goblin .
Nonostante neanche la versione capigliatura base sia un capolavoro, è sicuramente una pista avanti..
11. DAVID LUIZ
Boccoloso come un cherubino ma portoghese come Mourinho (non portoghese, ma brasiliano).
Come altri non conosciutissimo in Italia in quanto giocatore del campionato inglese, i tifosi se lo ricorderanno sbronzo putrefatto, abbracciato a Pierluigi Pardo dopo la vittoria della Champions mentre regalava emozioni che neanche Massimo Oddo ai tempi d'oro.
Se non lo avete visto giocare, sicuramente avete visto gli altri suoi fratelli nelle chiese di tutto il mondo, li potete riconoscere dai capelli e seduti attorno a nostro signore J.C, generalmente in zona soffitto o dietro l'altare.
12.JONAS GUTIERREZ
Un pò Hernàn Cortés, ma anche un pò Joaquìn Cortés e un pò Mario Yepes, Jonas Gutierrez ci trasporta da Newcastle al mondo dei pirati spacciatori di coca, ma con eleganza.
13.JERMAINE DEFOE
Sulla scia di Joe Cole, anche se con più sobrietà, Jermaine Defoe rivede a modo suo la fantomatica riga in mezzo che tanto piaceva alle nostre nonne...
14. FREDDY LJUNGBERG
15.MIKE WERNER & GERNOT ALMS
Hansa Rostock anni Novanta: ho scelto di mettere questi due capolavori firmati DDR nello stesso paragrafo in omaggio alla riunificazione della Germania.
Critiche vere non se ne possono fare; vedendo film come I Ragazzi dello zoo di Berlino si capisce che la moda avanguardista tedesca del periodo era quella e quindi, a loro modo, erano dei figoni; non ci resta dunque che ammirare Gernot e Mike e provare nostalgia per quei tempi che hanno cessato di esistere.
E ora sotto con la terza parte..
Parte 1