lunedì 16 dicembre 2013

LE ACCONCIATURE DEI CALCIATORI parte 3

Scavando nei meandri di internet o, per meglio dire, grazie all'indicizzazione indiscriminata di Google, si può facilmente scoprire le quintalate di materiale esistenti per questa rubrica e dunque, dopo la prima e la seconda parte si è sviluppata autonomamente pure la terza; ma non preoccupatevi, non sarà come i film di Rocky o altre opere cinematografiche che vanno in calando, qui la qualità è costante....

1.JOSE' PERLAZA

La terza parte inizia con Josè Perlaza Napa, per la moltitudine, me compreso, un autentico sconosciuto.
Classe 1981, gioca nel Barcelona Sporting Club di Guayaquil in Ecuador e conta 4 presenze in nazionale (secondo Wikipedia.); ciò significa che forse, ogni tanto, è apparso pure in TV.
Ciò che mi lascia perplesso è che quei tre ricciolini sono idendici ai riccioli sui fiocchi dei regali, ma non credo che con i capelli, una passata di forbice produca lo stesso effetto.MISTERO. 

2.MANUEL CANGE "LOCO'"


 Loco ha vissuto un vero e proprio momento di celebrità grazie alla sua magica capigliatura
alla boh...; è durato si e no un quarto d'ora e poi fortunatamente quasi tutti se ne sono dimenticati.

Il calciatore angolano però ha un grosso merito nella storia: ha dimostrato che il triangolo di Ronaldo era una cosa da dilettanti.

3.DANE BREKKEN SHEA


Nato in quella che tradotta letteralmente risulta Stazione College in Texas, questo giovane vichingo texano gioca attualmente nello Stoke City, dove dimostra giornalmente che gli americani oltre a saper giocare a calcio, se vogliono, possono non imbroccare una capigliatura decente neanche a morire.




4.JOSE' PINTO


Altro giocatore semisconosciuto: Josè Pinto è il secondo di Victor Valdes a Barcellona.
Dopo aver osservato che, se si è presentabili, quello del portiere blaugrana è un ruolo precluso, aggiungo che se siete convinti di averlo visto, probabilmente, era un suo sosia in un film sui narcotrafficanti.
 

5.KAZUYUKI TODA

Kazuyuki Toda è uno dei massimi esempi di uscita e rientro nell'anonimato a tempo di record, guardacaso non per le sue doti di calciatore.
Sbarcato in Europa dallo Shimizu Pulse, squadra di cui sentirete parlare su "Gli Stilosi" ha collezionato ben 4 presenze con il Tottenham e 16 con l'Ado Den Haag, in 2 anni tra il 2003 e il 2004, prima di ritornare in patria lasciando un gran vuoto tra gli amanti dei suoi capelli.
Attualmente è presumibile giochi in J-League 2, per intendersi la categoria dove giocano gli scarti della Niuppi.

6.PAUL SCHARNER








Paul Sharner è ciò che si dice "genio del Male".
Eclettico e fantasista sopraffino, porta scompiglio tra gli avversari con la sua creatività esplosiva.
Come calciatore non lo conosco invece.
Austriaco, classe 1980 è attualmente in prestito al Wigan dall'Amburgo dopo aver giocato per lungo tempo in Inghilterra tra West Bromwich e lo stesso Wigan.
 A parziale motivazione degli scempi che porta sulla testa, e che sicuramente lo rendono beniamino dei tifosi, bisogna ricordare sempre che un austriaco che vive e cresce in Inghilterra, ha le stesse probabilità di impazzire di quelle che avrebbe il figlio di Carlos Santana di diventare chitarrista .
 No Paul, non ringraziarci, siamo noi a ringraziare te..


7.STEPHAN EL SHAARAWY



Eccoci finalmente in Italia per parlare di uno dei maggiori prospetti del calcio nostrano; quello Stephan el Shaarawy che sulle orme del suo idolo Kaka è finito a fare la pubblicità dei Ringo mentre il buon Allegri, uomo integerrimo e molto legato all'immagine professionale, ha insistito per avere in squadra il "mitra Matri", professionista anche fuori dal campo come si può notare nell'immagine sottostante.


Per i collezionisti e i maniaci c'è l'ultima fotografia di El Shaarawy prima che la cresta crescesse.. e non credo avesse 15 anni...
 

8.RIGOBERT SONG


Apriamo una parentesi leggendaria con uno dei personaggi più belli che il mondo del calcio ricordi:
Nato a Nkanglicock (onomatopea dello sgozzamento) nel 1976, detiene il record di presenze con la casacca del Camerun e oggi ne è team manager.
Questo però non è il solo record, essendo Rigobert l'unico calciatore africano ad aver partecipato a 4 edizioni dei mondiali e, prima di Zidane, anche l'unico ad essere espulso in due edizioni dei campionati del mondo.

A Livello di Club ha giocato un pò ovunque ma, in Italia, "ricordiamo" le sue 4 presenze nel 1998 con la Salernitana prima di finire al Liverpool.


 9. ALEXANDER SONG



 Alexander Song è un giovanotto camerunense che con il precedente Song ha in comune sia il senso del gusto per l'hairstyle, che un grado di parentela, essendone nipote.

 Superfluo, a mio modo di vedere, sottolineare che chi va con lo zoppo impara a zoppicare ma indubbiamente trovo molto interessante la sfida in famiglia su chi lascerà il solco più grande nella storia dei capelli improponibili nel mondo del calcio;
 Personalmente vedo in vantaggio Alexander che con ancora una buona parte di carriera davanti già si è dimostrato versatile cambiando stile, colore e taglio più volte.
La versione biondo-gatto di polvere trovo sia eccezionale,infatti sotto il mio letto ci sono già un paio di parrucche simili.

10.CHRISTIAN ZIEGE




Uno dei volti più noti associati alla maglia della nazionale tedesca, è anche una vecchia conoscenza del calcio italiano, avendo disputato due campionati con il Milan con cui ha peraltro vinto pure uno scudetto.

Già insolitamente brutto da vedere a causa dell'acne che l'ha lasciato pieno di cicatrici in volto, in occasione del mondiale (credo France '98), ha deciso di farsi la cresta con la bandiera tedesca.
Se non è patriottismo questo....

11.JASON LEE


Sinceramente non ho idea di chi sia Jason Lee, ma ho scoperto che oltremanica è particolarmente famoso e apprezzato per quello che chiamano "Pineapple Style"
 In dettaglio, bisogna dire che questa volta i britannici hanno avuto ragione; sono terribilmente affascinato...

 12.FAWZI CHAOUCHI
 Altra evoluzione del triangolo di Ronaldo per il portiere algerino del ES Setif.
Una versione base che sembra voler riferire al fuoriclasse brasiliano che oltre al triangolo ci sono anche la retta e il cerchio.
Spero sinceramente di non scoprire mai chi si è fatto il cerchio in fronte, tuttavia da questa immagine Fawzi sembra felice del suo aspetto, quindi forse un giorno potrei provare anche io, il righello è già pronto sulla scrivania.




13.VAGNER SILVA DE SOUZA (VAGNER LOVE) 

Prendiamo l'aereo e voliamo in Russia per ammirare le lunghe e coloratissime treccine di Vagner Love.
L'ex giocatore della Cska di Mosca, nonostante discrete doti atletiche che ne hanno fatto un attaccante apprezzato a livello internazionale, indubbiamente è più famoso per le sue treccine.
  Nonostante il Blu l'abbia fatta da padrone per anni, ci sono prove documentarie dell'utilizzo di colori quali il Rosso "Toda", l'azzurro, il biondo e, ai tempi del Palmeiras, il verde.

 Seppur discutibile e simpaticamente inguardabile durante la ricerca mi sono imbattuto in questa fotografia che mi fa pensare, in fondo, le treccine colorate siano state la scelta migliore.







 14.MILOS KRASIC


Per il buon Milos vale lo stesso discorso che ho fatto per altri; non ho nulla contro i suoi capelli, in fondo sono solo dei capelli lunghi e biondi, tagliati come quelli di un contadino bulgaro minorenne per le feste di natale 1983.
Volendo c'erano cose peggiori di cui parlare ma il fatto che gli inglesi del Telegraph lo chiamino "The Milkybar Kid", vale un posto in classifica. 


15.CHRIS WADDLE 

Chiudiamo la terza parte in casa di quelli che sfottono Krasic con la nota Vintage di giornata:
Chris Waddle più che un calciatore sembra il batterista di una band di Liverpool, eppure, nonostante per ovvi motivi di età non lo ricordi, nel 1990 ha partecipato al mondiale di casa nostra.
Purtroppo questo tipo di taglio pare andasse di moda negli anni '90, più o meno quelli in cui è caduto il muro di Berlino, fatto che spiegherebbe molte cose. 


 

mercoledì 30 ottobre 2013

LE ACCONCIATURE DEI CALCIATORI parte 2

Dopo aver notato la mancanza di sua maestà dei capelli Marouane Fellaini, grazie a un lettore, mi sono reso conto che probabilmente non solo lui era sfuggito all'occhio indagatore de "gli Stilosi" e dopo una breve ricerca e otto giornate di campionato ho trovato altro succulento materiale per deliziarvi o, per meglio dire, indeliziarvi ancora un pò...



1.MAROUANE FELLAINI

Su colui che ha ispirato la seconda parte si potrebbe scrivere un libro, un'opera magna da un migliaio di pagine illustrate.
Il giocatore belga di origini marocchine grazie alla zazzera è diventato in breve tempo uno dei calciatori più amati del pianeta.
Seminatore di stile prima in quel di Liverpool e recentemente nella più elitaria Manchester, sponda United, è riuscito pure a realizzare uno dei sogni di tutti noi maniaci della fama, ovvero diventare un biscotto giapponese.

Un giorno poi, forse interdetto dalle critiche che piovevano dai dozzinali "media" d'oltremanica ha deciso di cambiare acconciatura, dimostrando in un attimo che i giornalisti non perdono mai occasione per stare zitti.
Calcisticamente è curioso che sia un ottimo colpitore di testa: di solito lanciando il pallone su un cuscino molto soffice non rimbalza: sono i misteri della fisica..

Per concludere una chicca per dimostrare cosa succede a una zazzera da chilo quando la si colora:  IDOLO.



2.AXEL WITSEL


Per continuare la rassegna delle zazzere, passiamo al giovane Axel Witsel, compagno di nazionale del più celebrato di cui sopra che, con due anni di capelli in meno, ci regala allo stesso modo grandi emozioni.
Uno degli astri nascenti del calcio europeo, dopo aver trascorso un anno al Benfica, dove però i tifosi ancora avevano memoria di Abel Xavier e dei suoi capelli, si è trasferito in Russia dove sperava di costruirsi con le sue forze una fama stilosa.

Uno dei momenti più belli che ci ha regalato è rappresentato in questa fotografia.


 Si Axel...è tutto ok..



3.JOE COLE
 
Dopo aver preso in considerazione due delle capigliature più importanti del periodo, cambiamo genere passando a Joe Cole, attualmente centrocampista del West Ham United che, in occasione di non so cosa, ha scelto di esibire questa evidenziata rossa di dubbio gusto...


Fortunatamente il retro della testa risolve tutte le potenziali domande che potevano venire a sorgere.

Divina provvidenza....

4.MAMADOU SAKHO

In questo caso le motivazioni stilistiche del neo acquisto del Liverpool sono molto più che evidenti:
Capitano del Paris Saint Germain degli sceicchi sceglie di sfoggiare qualcosa che è più del semplice attaccamento alla maglia, salvo poi essere venduto dai francesi ai Reds, forse perchè schiavo di un contratto troppo poco oneroso; vai Mamadou: il prossimo anno ti vogliamo con il Liver Bird e il testo di "You'll Never Walk Alone".






5.TIMO KUNERT

Stereotipo del mangiatore di crauti più amato della Westfalia sono sicuro fosse temuto dai padri tedeschi tanto quanto il nostro Casanova.
Negli anni del professionismo ha sguinzagliato capigliature da rendere banale anche quella del miglior turista minorenne teutonico.



Un vero trivellatore di veline che purtroppo però, oltre ad essere nato nel paese dove le veline non ci sono, non possedeva neanche doti sufficenti per essere comprato dall'Inter dei tempi d'oro.


Ora tristemente finito all'Osnabruck, di lui si sono perse le tracce, almeno nel panorama europeo, ma le speranze si sa, sono l'ultima cosa a morire: Transfermarkt mostra contratto in scadenza nel 2014.
Timo, sta vicino al telefono che Galliani potrebbe già essere in agguato.

6.BACARY SAGNA



Precursore della capigliatura a "Udon senza Gamberi", Bacary Sagna è ad oggi leader indiscusso e unico rappresentante di rilievo di questa moda e, dato che non mi ricordo la sua faccia con nessun'altra capigliatura, aggiungerei che molto probabilmente ne va pure orgoglioso.


A tutte le mamme, desintonizzate i canali che trasmettono la Premier League o i vostri figli portebbero presentarsi a voi con idee malsane sulla testa.


7.KEVIN PRINCE BOATENG



Personalmente non avevo nulla da ridire sulla cresta di Boateng, purtroppo però, un bel giorno, il buon Silvio Berlusconi con un'uscita delle sue convinse Kevin Prince a smettere di perdere tempo a sistemare i capelli con il gel e pensare a giocare a pallone, ovviamente con risultati discutibili.


A Melissa Satta pare la cosa non abbia dato fastidio, quindi mi limito a ricordare uno dei momenti d'oro che forse ha portato alla decisione presidenziale di vendere il giocatore ai tedeschi, guarda caso gli stessi che avevano tesserato il biondissimo Timo Kunert.


8.PAUL POGBA

Ed eccoci a uno dei più cristallini talenti apparsi di recente nel panorama calcistico italiano, il Francese Paul "il Polpo" Pogba.

Il suo approdo in Italia non è stato dei più fortunati, avendo dovuto subire l'attaccamento di uno dei soprannomi più idioti che si ricordino a memoria umana e avendo trovato un parrucchiere che dovrebbe essere chiuso in gabbia insieme al mostro di Firenze.


La tinta ci può anche stare, ma qui parliamo di un altra cosa..
A dare manforte a questa tesi vi invito a osservare che gli innesti gialli non li aveva quando giocava a Manchester.

9. BENOIT ASSOU-EKOTTO

 La "terra d'Albione" si rivela patria delle zazzere e con questa si cala il pezzo da 90, anche 95-96...



Benoit Assou Ekotto è il "Gotha" delle acconciature: il web è invaso letteralmente delle sue opere d'arte vagamente dadaiste che ne fanno l'idolo d'oltremanica.
Se su Fellaini si poteva scrivere un libro, con Benoit ci vuole almeno un'enciclopedia.


Vedendolo viene naturale porsi delle domande, ad esempio come faccia a correre con una foresta del genere che facendo un breve calcolo dovrebbe porre il baricentro del giocatore più o meno all'altezza dello sterno.


D'altrocanto è anche vero che la versione a capello corto non era certo una delle cose più belle da vedere.
Dopo aver preso in considerazione il lato fisico e il lato morale, analizziamo il lato stilistico del capello raccolto....

E del riposizionamento baricentrico 2.0, con compressione del capello e scie aerodinamiche per seminare gli avversari sulla fascia..


La versatilità insomma è dalla parte di questo classe 1984.
In Italia purtroppo non è particolarmente conosciuto e il fatto che oggi sia finito in prestito al celeberrimo QPR non aiuta, ma non dubitiamo che potrebbe entrare nei cuori di tutte le curve d'Italia anche se giocasse in serie C1.

10.KEVIN CONSTANT

In questo caso ammetto sia un pò una forzatura, ma Kevin Constant è riuscito a fare breccia nel mio cuore malato con questo taglio di capelli tribale, che unito a un profilo non proprio aggraziato mi fa pensare a un Uruk-hai del Signore degli Anelli o a un goblin .



Nonostante neanche la versione capigliatura base sia un capolavoro, è sicuramente una pista avanti..



11. DAVID LUIZ




Caro, carissimo inestimabile David Luiz.
Boccoloso come un cherubino ma portoghese come Mourinho (non portoghese, ma brasiliano).
Come altri non conosciutissimo in Italia in quanto giocatore del campionato inglese, i tifosi se lo ricorderanno sbronzo putrefatto, abbracciato a Pierluigi Pardo dopo la vittoria della Champions mentre regalava emozioni che neanche Massimo Oddo ai tempi d'oro.



Se non lo avete visto giocare, sicuramente avete visto gli altri suoi fratelli nelle chiese di tutto il mondo, li potete riconoscere dai capelli e seduti attorno a nostro signore J.C, generalmente in zona soffitto o dietro l'altare.

Ecco che ve li indica....


12.JONAS GUTIERREZ

Un pò Hernàn Cortés, ma anche un pò Joaquìn Cortés e un pò Mario Yepes, Jonas Gutierrez ci trasporta da Newcastle al mondo dei pirati spacciatori di coca, ma con eleganza.


13.JERMAINE DEFOE

Sulla scia di Joe Cole, anche se con più sobrietà, Jermaine Defoe rivede a modo suo la fantomatica riga in mezzo che tanto piaceva alle nostre nonne...


14. FREDDY LJUNGBERG

Freddy Ljungberg è stato uno dei calciatori svedesi più famosi e rappresentativi prima di finire a giocare negli Shimizu Pulse in Giappone.

Appassionato di coloranti per capelli ha regalato perle come questa prima di scegliere uno stile più rasato che gli è valso il trasferimento di diritto nell'Olimpo dei preferiti delle mamme...(la pubblicità di Ck underwear non c'entra nulla..)







15.MIKE WERNER & GERNOT ALMS

Hansa Rostock anni Novanta: ho scelto di mettere questi due capolavori firmati DDR nello stesso paragrafo in omaggio alla riunificazione della Germania.


Critiche vere non se ne possono fare; vedendo film come I Ragazzi dello zoo di Berlino si capisce che la moda avanguardista tedesca del periodo era quella e quindi, a loro modo, erano dei figoni; non ci resta dunque che ammirare Gernot e Mike e provare nostalgia per quei tempi che hanno cessato di esistere.





E ora sotto con la terza parte..

Parte 1