sabato 22 febbraio 2014

LE ACCONCIATURE DEI CALCIATORI parte 5

Quinta parte di questo fantastico viaggio tra gli incubi delle parrucchiere...molti non ho idea di chi siano, ma le britanniche fonti, al secolo i siti WhoAteAllThePies, Daily Telegraph e BleacherReport, pare lo sappiano bene, quindi per onor di firma e di cronaca.
Tutti meritano un pò di luci della ribalta.

1.CARLES PUYOL

Discorsi già fatti in precedenza sulla santualità del boccolo, ma questi a onor di cronaca non sono neanche boccoli...sembra più acconciatura da rockband anni 70.Vintage
2.LUIS PEDRO CAVANDA

Esponente sobrio della moda alla Bacary Sagna, rischiava di rimanere inosservato per sempre, purtroppo una mattina ho deciso di guardare la sintesi di una qualunque partita della Lazio e mi è capitato davanti.

3. FELICE CENTOFANTI
Uno dieci Centofanti....di sicuro ve lo ricorderete per le apparizioni come inviato di Striscia, non per quando giocava, però idolo fino in fondo...
 4.CRISTIANO RONALDO
Effettivamente non si poteva far finta di nulla davanti al superbelloccio del calcio mondiale, a maggior ragione visto che lui quando va a casa ci trova la Shaik, però la crestina ossigenata e la leccata di vacca come i ragazzini in discoteca si potevano evitare...
poi l'acconciatura con i vermetti laterali è roba che non si vedeva neanche quando gli Hanson non erano ancora un manico di tossici..





5. DANIEL ALVES da SILVA
In fondo una normalissima ossigenatura, niente di che per il nostro capofavelas.
Niente di grave ma a me ricorda un pò una lampadina...una brutta lampadina..


6. EMMANUEL ADEBAYOR
Troppi cartoni animati per il buon Emmanuel, che non è quello dei film erotici anni 70, che ci ha accompagnato in gioventù ciclicamente su Italia7 gold, però sembra comunque qualcosa a quel livello..
quel color "cerume stantio" è indubbiamente da "Fascia protetta"

7. JAVIER PINOLA
Ignoro, come la gran parte del mondo, chi sia Javier Pinola xò stempiatura, chierica e capello lungo mi fa sentire colpevole di questa mancanza.

 Il fatto che poi da quel look sia passato a questo look...


..mi incuriosce parecchio. Se per caso vi domandaste che fine farò nelle prossime settimane, probabilmente sarò a Norimberga a cercare la Caesar Jungen Company.

8. MARCELINHO PARAIBA.
Marcelinho è un calciatore brasiliano semisconosciuto che a parte alcune parentesi europee a Marsiglia, Berlino e Wolfsburg ha sempre giocato in Brasile, come Pelé, ma di Pelé la gente si ricorda per i piedi, di Marcelinho per i capelli...

9. MIGUEL VELOSO.
Di Miguel Veloso ho un ricordo vago relativo alle due stagioni a Genova, ma non mi ricordavo quelto Look totale che prende in considerazione tutte le cose sbagliate umanamente concepite..

10.PAUL BREITNER

Capisco anni '70, capisco che in fondo chi se ne frega, essendo di moda, ma almeno nella fotografia per le figurine pettinarsi un attimo il cespuglio.....

 11. RIO MAVUBA
Anche in questo caso i commenti vanno a sprecarsi...contento Mavu..bah..



12. CARLOS TEVEZ

Carlos Tevez è il nuovo idolo dei tifosi juventini per le magie che fa in campo, però in campo ha portato anche questo tipo di magie....


Kabukisan....


13. FABIO FERREIRA

Ringrazio sentitamente il sito da cui ho ricavato questa perla perchè sinceramente non avrei mai avuto da solo la possibilità di trovare una gemma così rara tra le riserve del Botafogo...
Fabio Ferreira da Silva da una dimensione nuova al neologismo "spaventevole"



14. JAAP JONK

Taglio a scodella per coprire le orecchie e sguardo intenso e languido...tutto questo è Jaap Jonk...è perfino bello da dire...Jaaaaaappp...Jooonkkkkkk

15. JAVIER MARGAS

Altro illustre sconosciuto con parecchi atti di violenza nei confronti dello stile....sicuramente è stato per celebrare qualcosa, la domanda è:....non poteva mica andare a sbronzarsi come gli altri?!


16 MAROUANE CHAMACK


Piccoli Cristiani Ronaldo crescono e poi spariscono...mi fa un pò senso persino l'idea di toccarli quei capelli..Unto.

domenica 16 febbraio 2014

BLACHMAN

 Thomas Blachman è jazzista danese, che a tempo perso è entrato a far parte del mondo televisivo come giudice di  X Factor e soprattutto ideando un programma che ha in seno il germe della genialità più pura e cristallina.
Ha avuto il grande merito di portare sul piccolo schermo l'idea principe regnante nella parte più preistorica del cervelletto mascolino.
In cosa consiste il programma?!
Atmosfera.....
Due tizi sono seduti su un divano in pelle nero all'interno di una stanza nera; dall'oscurità esce una ragazza-donna avvolta in una vestaglia di seta nera, si mette davanti a loro e...Fap....lascia cadere l'accappatoio rimanendo completamente nuda di fronte ai due uomini.
.....
cosa succede poi?

...i due uomini, con un aplomb tipico della "Danimarca bene" cominciano a commentare il corpo della suddetta ragazza apprezzandone i pregi e sottolineandone i difetti, perchè, come dichiara lo stesso Blachman in un intervista,  "Il corpo della donna ha sete delle parole di un uomo", continuando poi a sproloquiare affermando che l'intenzione del programma è dare un aiuto alle donne che possono finalmente conoscere il reale pensiero dell'uomo di fronte al proprio corpo.

Giustamente, essendo Blachman un artista, automaticamente è anche un esperto di fregna, pertanto il suo giudizio, coadiuvato del commento di personaggi del calibro di Shaka Loveless, Simon Jul e Erik Vibskov, mica Dio, Buddha e Tinto Brass, è verità oggettiva assoluta.

Ovviamente, un programma che  in Italia non sarebbe neanche concepibile, nella liberale e scandinava Danimarca veniva (o viene) trasmesso ogni martedì, in prima serata su DR2.
Le modelle, da quanto riportato sul sito "BBCnews" vengono pagate 250 euro per mostrarsi ed essere analizzate.
Naturalmente da tutto il mondo sono piovute critiche riguardo a ciò che è universalmente riconosciuto come "il programma più umiliante e sessista" della storia.
Il mondo femminista in rivolta contro l'ennesima strumentalizzazione del corpo femminile e contro ciò che da oggi, per semplicità, chiamerò "Donnoggettismo" ignorando se abbia già un nome.
Prima di prendermi un vagone di insulti volevo però far notare una cosa che ha lasciato stranito anche il sottoscritto: produttori esecutivi sono Dorte Booregaard e Sofia Fromberg e produttore è tale Sussan Treshow, che hanno in comune il fatto di essere donne e che, in sostanza, hanno approvato e finanziato la produzione.
Non che la cosa cambi di molto il fatto che "Blachman" sia una cagata sessista, e che il proposito di mascherare l'ipocrisia che le donne subiscono dall'uomo, con la differente l'ipocrisia che stare nude e farsi commentare in televisione sia per loro un bene, sia solo un pretesto per fare audience e neanche dei più originali.
Dalla civilissima Danimarca mi aspettavo di più, chessò un Grande Fratello con le scimmie...





lunedì 10 febbraio 2014

BARBER BABES - BRISBANE

A Brisbane, in Australia esiste un salone da barbiere che spinge orde di affezionati uomini a fare anche centinaia di chilometri per un taglio di capelli.
Il Motivo? semplicissimo: cos'è che potrebbe smuovere un uomo dal divano per fare qualcosa di utile se non una partita di calcio, football, rugby o lotta nel fango? Esatto, un paio di bombe.
Jasmine Robson, inventore e titolare di questa attività, dichiara che un loro cliente prende addirittura l'aereo e fa 850 chilometri per farsi tagliare i capelli da un avvenente ragazza con i seni al vento.
Le prestazioni, vanno dai 15 dollari per un lavaggio di capelli in topless a 60 per un Barber Babes Works, specialità della casa, che consiste in massaggio di cuoio capelluto e collo, barba, capelli.
Esiste persino un opzione per futuri sposi e testimoni a 200 dollari per 4 persone.
A corollario e per la cronaca c'è anche tariffario "for Ladies", ma penso non esista l'opzione "topless" anche perchè risulterebbe interessante come avere i ladri in casa.
Giusto per voi che state per alzare la spada sulla decadenza sociale che porta a queste idee, unire servizio e tette è la base del marketing, e ce l'avete sotto gli occhi ogni giorno.

domenica 9 febbraio 2014

BAGEL HEAD

"Bagel Head", dall'inglese "Bagel-Head", che significa grossomodo Testa di Ciambella è una nuova moda di origine giapponese.
Ad essere proprio sinceri, per non dare sempre la colpa ai giapponesi, uno dei primi pionieri di questa "arte" è il fotografo canadese Jerome Abramovitch, uno dei massimi specialisti in modificazioni corporali e la pratica risale probabilmente attorno al 1999-2000.
Ryoichi "Keroppy" Maeda, è colui che invece l'ha introdotto in Giappone dopo averlo provato su se stesso, assistito dal suddetto Abramovitch.
Trovando la cosa estremamente interessante e pregna di significato, ha fondato una sorta di gruppo che dal 2007 si incontra per fare iniezioni, modificarsi i connotati e organizzare festini in stile "Goth" o "Fetish".
Approfondendo invece la metodologia del trattamento, il Bagel Head è una modificazione corporale temporanea dovuta all'iniezione sottocutanea di una soluzione salina che provoca un irritazione simile a un bernoccolo morbido e modellabile.
Il posto più gettonato è la fronte, ma Maeda, in una intervista a Vice, dichiara che alcuni hanno scelto di provare a iniettarsi la soluzione nella sacca scrotale, ignoro con che risultati.
Ovviamente non esprimo opinioni personali in merito perchè al pensiero non mi viene neanche un pò da ridere.
Ad ogni modo la modificazione dura dalle 6 alle 24 ore dopo le quali lo stesso corpo riassorbirà la soluzione facendo ritornare normale la zona trattata, ma evidentemente non la nocciolina che si nasconde dietro la fronte.









venerdì 7 febbraio 2014

BOLWONINGEN - 's-HERTOGENBOSCH


Dopo aver preso in giro l'Hotel Ryugyong di Pjongyang e aver dunque inaugurato una sezione dedicata ai drammi architettonici mondiali, risultava impossibile non parlare dei Bolwoningen di 's-Hertogenbosch.
Questo complesso abitativo molto particolare è figlio di un iniziativa del governo olandese che, negli anni '70, decide di fornire sussidi per la costruzione di case sperimentali.
Come ben si può immaginare, in un paese dove le droghe leggere sono legali, il concetto di "sperimentale" può riuscire ad assumere connotazioni grottesche.
In questo clima di euforia l'architetto olandese André Peter Arnold "Dries" Kreijkamp ha visto l'opportunità di osare qualcosa che nessuno sano di mente avrebbe osato: La costruzione di moduli abitativi sferici che ricordano vagamente le case dei Puffi.
Il risultato di questa visione unica nel suo genere, per fortuna aggiungerei, è un quartiere di 50 case a sfera costruite in cemento e fibra di vetro, dette Bolwoningen (Bol= palla Woningen= case).
A rendere tutto più strano alla vista è che al di fuori del parco Prins Herdrikpark dove sono situate, in prossimità del quartiere di Maasport, le altre case sono normali.
Secondo Kreijkamp, che in un modo o nell'altro doveva motivare l'assunzione di funghi allucinogeni in sede di progetto, la forma sferica permetteva ai residenti di vivere il contatto con la natura avendo una visione a 360 gradi dall'interno del globo.
Giustamente, in un contesto naturalistico, vedere dall' oblò del salotto 15 o 16 funghi di cemento alti una quindicina di metri trasmette quel senso di pace interiore che si potrebbe vivere solamente nel parco di Yellowstone o nel mezzo della pampa argentina,.
Parlando poi dello spazio abitativo vero e proprio, le cosiddette case sono composte di una stanza da letto al piano inferiore, un bagno nel mezzo e il salotto o soggiorno con cucina (suppongo cucina perchè la traduzione dall'olandese non è il mio forte, ma la gente in linea di massima deve pur nutrirsi) al piano superiore ove meglio si può godere della vista.
Il tutto in una sfera il cui diametro massimo è 5 metri e mezzo.
Fatte le dovute considerazioni, e tenendo conto che si tratta di un idea figlia degli anni '80, anni  in cui è uscito il primo Star Wars, il progetto risulta indubbiamente interessante e singolare. Purtroppo però non è rimasto solamente un progetto e oggi in una cittadina olandese di 140 mila abitanti esistono delle case talmente futuristiche che sono legate al passato in maniera imbarazzante.


mercoledì 5 febbraio 2014

LE PEGGIORI MAGLIE DEL CALCIO parte 6° 2010-2014

Eccoci giunti finalmente all'ultima parte del viaggio: dal 2010 ad oggi tra celebrazioni, camouflage e molto altro;

TSV MONACO 1860 (150 anni club). 2010

La storia è piena di maglie del celebrative inguardabili, basti pensare ad esempio quella del centenario del Real Madrid;
Il piccolo Monaco 1860, titolare tra l'altro di alcune divise tra le più belle del calcio tedesco, non fa eccezione decidendo di festeggiare i 150 anni con una maglietta che sicuramente rimette tutto in discussione per il podio del Worst Football Kit in History.

BRASILIENSE 2010
La squadra brasiliana semisconosciuta del Brasiliense ha voluto celebrare la giornata mondiale del rock: questa maglietta è il risultato.
e ora zitti tutti..

ST.PAULI 2010
Abbiamo già parlato nel capitolo precedente della storia del St.Pauli che festeggia il centenario con una maglietta marrone rame con stampe storiche in color marrone rame ossidato.
L'effetto non è dei migliori ma li amiamo lo stesso.

EVERTON 2010-2011

Ovviamente in questo caso non è da dilungarsi molto su quale sia la cosa orripilante.
Un colore del genere non lo consiglierei ai miei nemici, anche perchè ricorda gli anni dell'università, quando dopo aver finito gli evidenziatori giallo e arancione toccava usare il vergognoso magenta fluo. Bocciatura piena.

OLYMPIQUE LYON 2010-2011
Il Lione negli anni ci ha abituato a delle divise abbastanza imbarazzanti, questa, tutto sommato potrebbe fare parte della classifica, eppure c'è qualcosa di bello in tutto ciò...non vorrei fossero quelle tre righe dorate..
JUVENTUS 2011-2012
Quanto aspettavo questo momento: La maglietta più brutta della storia juventina; colore imbarazzante che non è neanche il rosa tradizionale (si perchè la prima maglietta della Juventus sarebbe stata rosa.), stella nera allusiva che ricopre la maglia da un lato e sponsor tecnico Balocco che sembra una presa per il culo.
Ho sperato con tutto il cuore la Juve non vincesse il campionato fuori casa.

KAIZER CHIEF 2011-2012
La fantasia della maglietta "a vespa" riprende il simbolo del club sudafricano, motivo per cui è criticabile fino ad un certo punto.
Nel metterla in classifica ero combattuto, perchè nonostante sia un pugno nell'occhio, ha quella personalità che merita rispetto.


FRANCIA 2011
Seconda maglia della nazionale transalpina per l'anno 2011.
Non mi risultava che quello francese fosse un popolo di navigatori, avendo sempre preso calci in faccia dagli inglesi, per cui non mi spiego questa maglietta; oltre ai marinai chi altro si vestirebbe così?!

MARSIGLIA 2011-2012
Marsiglia è patria di maglie che si potrebbe definire avventurose.
Nello specifico, tra colore e fantasia si può fare un viaggio tra gli acidi in uso negli anni '80 senza neanche la fatica di cercare una DeLorean.

 Eppure son sicuro che qualcuno la comprerebbe.


REGGINA 2011-2012

Eccoci sbarcare per la prima volta nella seconda divisione italiana per celebrare la "truzzaggine" di Givova e Reggina che in occasione del cosiddetto Derby della MagnaGrecia con il Crotone presentano una maglietta figurante il busto dei Bronzi di Riace, vanto per la città calabrese a livello mondiale.

Apprezzabile l'idea di unire cultura e calcio, soprattutto in un paese dove il secondo punto conta molto più del primo, però il risultato è assolutamente improbabile.

MONACO 1860 speciale Oktoberfest 2012
A Monaco di Baviera adorano festeggiare l'Oktoberfest, e la seconda squadra di Monaco, il non celebrato TSV insieme allo sponsor tecnico Uhlsport, per l'occasione hanno deciso di sfornare delle magliette ad Hoc.
Il risultato è infinitamente migliore della maglietta per i 150 anni, tuttavia la sensazione di trovarsi davanti a qualcosa fatto con le tovaglie di carta da fiera è forte.
Il risultato finale però fa simpatia e anche nella campagna promozionale Guillermo Vallori sembra felice; resta da capire se è per via della maglietta o della Playmate tedesca Kathrin Goppert (Oct 2012) nel Dirndl tradizionale..

CHARLEROI 2012-2013
Acclamatissima da alcuni siti per la bellezza e l'audacità, la divisa zebrata del Charleroi, è la tipica cosa per cui ho iniziato a scrivere "Gli Stilosi"
Ho delle difficoltà ad accettare il camouflage sui campi da calcio, ma dovermi beccare anche animalier a zebra e gente che applaude giuliva pure, proprio no; forse sono io che mi sbaglio ma secondo me non si può vedere.

MANCHESTER UDT 2012-2013
Ho sempre apprezzato le divise dello United anche se il rosso non è mai stato il mio colore preferito e dopo Sharp gli sponsor non siano mai stati graficamente fantastici, però questa fantasia a scacchiera, tributo ai tessitori di Manchester e al tipico Gingham è abbastanza mal riuscito.

RECREATIVO HUELVA 2012-2013
Recreativo 2012-2013, chiaro esempio di perchè dovrebbero fare controlli antidroga nei luoghi di lavoro.
Basta vedere i volti dei giocatori per capire che sono in totale imbarazzo, infatti l'unica che sorride è la modella, che non sarà costretta a farsi prendere per il culo dal vivo dai giocatori delle altre squadre.


Decisamente inspiegabile questa divisa sicuramente non risulterà molto apprezzata, o per lo meno me lo auguro;robe del genere non se ne son viste neanche negli anni 80.

MONACO 1860 speciale oktoberfest 2013

Come l'anno precedente, anche nel 2013 il monaco 1860 ha pensato di celebrare l'oktoberfest: le modalità sono le stesse, tradizione, discutibilità stilistica e Playmate tedesca del mese di Ottobre.Partendo dal primo punto in questione, si notano nella fantasia a rombi, i leoni simbolo del club bavarese, passando per il sottile bordo verde acido che introduce al secondo punto, essendo abbastanza antiestetico.
Il risultato complessivo non è un granchè, ma siamo sulla strada giusta per avere nel 2014 una maglietta Oktoberfest fantastica.
Ultima nota di colore per i maschietti la Playmate indossante il caratteristico Dirndl è tal Karolina Witkowska, per le ragazze invece il baldo uomo è il centrocampista Christopher Schindler.

LORCA 2013-2014
Altro pretendente al podio: Lorca 13-14.
Prima maglia bruttina ma non eclatante, seconda maglia da incubo.
Fossi stato un giocatore del Lorca avrei chiesto la cessione o finto un allergia per non andare in trasferta.
Purtroppo la fotografia non è chiara, ma quelle palline verdi sono broccoli, stampati in omaggio alla produzione agricola tipica della zona di Murcia e al soprannome storico del Club El Brócoli Mecánico.
Lodabile l'idea di pubblicizzare l'intera comunità tramite la squadra, e altrettanto lodevole pure che sul sito del club vendano la maglia pubblicizzandola come "La más fea del mundo".

Se volete stupire i vostri amici durante il calcetto del giovedì, per la cronaca il costo è 35 euro, se invece vi basta fare un pò gli acculturati, potete tirar fuori la produzione di broccoli della zona di Murcia: ecco, forse la maglia non funziona, ma il Marketing si. Ridendo e scherzando la conoscono in tutto il mondo.

CATALUNYA 2013-2014

Catalunya non esiste come stato riconosciuto, ma esistono sempre dei motivi per inventarsi una rappresentanza calcistica; e ogni compagine calcistica necessita di una divisa.

Considerati i colori base giallo e rosso e le righe, una maglietta decorosa si sarebbe disegnata da se; e invece no.


BARCELONA 2013-2014
La maglietta che mi aveva fatto pensare a questo post, e che mi ha fatto scoprire di non aver mai osservato le magliette dei calciatori con attenzione seppur sia un appassionato.
Il mondo l'ha notata in una serata di Champions League e tutti ne sono rimasti folgotrati. 
Per pensare a una cosa del genere con dei colori così "ausiliare del traffico", bisogna indubbiamente essere strafatti di qualcosa, ho per lo meno bisogna essere rimasti attaccati a RealTime per una decina di ore.
BARCELONA 2013-2014
Maglia del Barcellona per il prepartita. Nonostante ami Barcellona, la stampa dei tetti della città sulla maglietta è una delle cose più brutte che mi sia capitato di vedere, senza considerare il colore sfumato che mette addosso il senso di nausea che solo un fortissimo pugno nello stomaco può dare.

Insieme alla maglietta precedente, direi la peggior accoppiata di sempre, perchè il Barcellona è una squadra che vuole vincere tutto.

ARSENAL & BARCELLONA 2013-2014
Maglia da allenamento per Arsenal e Barcellona per la stagione 13-14.
Cambiano i colori ma non la sostanza per una maglietta improbonibile che pare un omaggio alle ambulanze britanniche e ai dissuasori di velocità.
Ecco, se vi piace correre a piedi in autostrada capirei perchè potreste volerne una, altrimenti dovrei chiamare Adam Kadmon.
Nike, che cavolo mi combini..

OLYMPIQUE MARSIGLIA 2013-2014

Maglia difficile da classificare quella da terasferta dell'Olympique Marsiglia per la stagione 13-14
Abituati da OL e dall' OM a completi relativamente eccentrici che spaziano dal bellissimo all'inguardabile, quest'anno ci troviamo di fronte a una sobrissima maglia finto-elegante a tinta unica con cucitura bianca e taschino.

Ecco, probabilmente è il taschino a rendere tutto così dannatamente odioso.
Certo da qui a paragonarla con certe altre ne passa, ad ogni modo bella non è.


NAPOLI 2013-2014

Macron e il Napoli hanno avuto il merito di portare in Italia la fantasia mimetica che già in altri luoghi aveva fatto discutere.
Maglia sicuramente aggressiva e grintosa, ma brutta di concetto; gli inserti azzurri e lo sponsor Lete, o per meglio dire, quel pataccone rosso inguardabile, purtroppo aumentano oltremodo la perplessità per l' oggetto misterioso.

E' poi di qualche giorno fa la notizia che Macron ha creato la maglietta Camouflage Extreme 2.0 , sostituendo uno dei tipi di verde con il giallo.
L'effetto è qualcosa di magico. Dov'è la magia?! Di fianco a questa la "Camouflage" originaria sembra quasi carina.

URAWA RED DIAMONDS  2014.
..E fresca fresca è apparsa in internet anche la prima doppia chicca del 2014.
Nike, che se non ricordo male ancora non si era buttata sul camouflage, ha esordito nella moda del momento disegnando le nuove maglie dell'Urawa Red Diamonds, compagine giapponese militante in J.League.
 
 Il camouflage rosso su sfondo rosso difficile da visualizzare nonostante tutto, ma esiste ed è discretamente inguardabile sembrando una maglietta sporca o sudata in modo strano; la seconda maglia, nera e grigia invece tutto sommato è ben riuscita, e nonostante rimanga dell'idea che il mimetico sul campo da calcio è una truzzata tremenda.
Inserite quasi per onor di cronaca, bisogna sottolineare che Nike riesce comunque a fare le cose con stile.



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